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I tumori spinali: sintomatologia e diagnosi

I tumori spinali: i sintomi e le indicazioni per un corretto inquadramento diagnostico


Autore: Nicola Montano M.D., Ph.D., Responsabile UOS Neurochirurgia funzionale, Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore

I tumori spinali rappresentano circa il 10% di tutti i tumori primitivi del sistema nervoso centrale. Sono pertanto meno comuni dei tumori intracranici e sono divisi, a seconda della loro localizzazione anatomica, in tre grandi categorie:

Tumori intramidollari. Nascono all’interno del midollo spinale e costituiscono il 10% circa di tutti i tumori spinali primitivi. Dal punto di vista istopatologico i più comuni sono gli ependimomi, gli astrocitomi e gli emangioblastomi

Tumori intradurali extramidollari. Nascono da strutture poste al di fuori del midollo spinale (meningi, radici nervose, etc) costituendo circa il 40% di tutti i tumori spinali primitivi. Determinano sintomi, comprimendo il midollo spinale o le radici della cauda equina. Dal punto di vista istopatologico i più comuni sono i meningiomi, gli schwannomi (neurinomi) ed i neurofibromi

Tumori extradurali. Rappresentano il 50% circa di tutti i tumori spinali e consistono principalmente di metastasi da tumori sistemici. Si localizzano a livello delle vertebre comprimendo secondariamente le strutture nervose

tumori spinali

La figura mostra la possibile localizzazione dei tumori spinali in rapporto alla dura madre ed al midollo spinale. I tumori extradurali (ad esempio le metastasi vertebrali) sono localizzati esternamente rispetto alla dura madre (meninge) e durante la loro crescita possono determinare una compressione estrinseca del midollo spinale. I tumori intradurali extramidollari (ad esempio i meningiomi ed i neurinomi) originano internamente rispetto alla dura madre, comprimono le radici nervose ed il midollo spinale formando a volte aderenze con queste strutture. I tumori intramidollari (ad esempio gli ependimomi, gli astrocitomi e gli emangioblastomi) originano all'interno del midollo spinale determinando un rigonfiamento midollare

Esistono poi numerose altre forme tumorali più rare (sia intramidollari che extramidollari) come cavernomi (che sono più correttamente malformazioni vascolari localizzate frequentemente a livello intramidollare), gangliogliomi, germinomi, linfomi, neurocitomi, tumore fibroso solitario etc.

La sintomatologia clinica dei tumori spinali dipende in gran parte dalla localizzazione (cervicale, dorsale, lombare). In generale i sintomi più frequenti sono:

  • Il dolore. Può essere cervicale, dorsale o lombare a seconda della localizzazione del tumore. Se sono coinvolte le radici nervose può manifestarsi sotto forma di dolore radicolare (sciatalgia, cruralgia, brachialgia)

  • Sintomi motori. Derivano dal coinvolgimento del midollo spinale o delle radici nervose e possono manifestarsi come debolezza agli arti superiori, agli arti inferiori e difficoltà alla deambulazione

  • Sintomi sensitivi. Possono essere di natura irritativa (parestesie tipo formicolio etc) e/o di natura deficitaria (diminuzione della sensibilità al tronco o agli arti superiori e inferiori)

  • Incontinenza urinaria e disturbi sfinterici

Al fine di un corretto inquadramento diagnostico è di fondamentale importanza non sottovalutare l’eventuale presenza dei sintomi sopra descritti. La risonanza magnetica della colonna vertebrale con mezzo di contrasto è l’esame imprescindibile per la corretta valutazione del caso in quanto fornisce informazioni sulla localizzazione del tumore (intramidollare, extramidollare) e sul coinvolgimento delle strutture nervose. Ovviamente, di fronte ad una diagnosi di tumore spinale, è necessario consultare un neurochirurgo che valuterà la migliore strategia terapeutica.





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