I sintomi dell'ernia cervicale: informazioni per un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico
Autore: Nicola Montano M.D., Ph.D., Responsabile UOS Neurochirurgia funzionale, Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore
Studi su ampie popolazioni di pazienti evidenziano che circa il 50% delle persone lamentano nella loro vita almeno un episodio di dolore al collo (cervicalgia) o dolore al braccio (brachialgia). L’incidenza di cervicobrahialgia, a seconda delle casistiche esaminate, varia da 63 casi/100000/anno a 107casi/100000/anno.
Le patologie più comuni a carico del disco intervertebrale cervicale possono essere sostanzialmente di due tipi:
l'ernia del disco cervicale
la degenerazione discale
La comprensione della patologia discale cervicale passa attraverso la comprensione dei meccanismi biomeccanici della colonna cervicale. Il disco è una unità funzionale che è situata tra due corpi vertebrali. Il disco ha la funzione di assorbire gli stress e di accomodare i movimenti del collo, di fornire supporto strutturale e mantenere l’altezza dei forami di coniugazione. Il disco consiste di tre elementi strutturali che sono il nucleo polposo centrale, l’anello fibroso che lo contiene e due piatti cartilaginei a contatto con le vertebre.
L’ernia del disco cervicale è definita come l’erniazione del nucleo polposo del disco intervertebrale nel canale spinale attraverso una fissurazione a livello dell’anello fibroso discale. Tale condizione deriva da stress cervicali ripetuti o più raramente da un trauma cervicale. Invece la degenerazione discale, che è un processo che avviene fisiologicamente con l’età ma che può essere legato ad abitudini lavorative e posturali scorrette, è caratterizzata dalla disidratazione discale che determina una diminuzione di altezza e lo sfiancamento del disco, fenomeni che possono favorire la formazione di osteofiti. Entrambe le patologie possono determinare un quadro di radicolopatia cervicale derivante dalla compressione di una radice nervosa cervicale.
Nell'esempio della figura, sono mostrate due ernie a carico del disco C5C6 e del disco C6C7 che rappresentano i livelli più frequentemente coinvolti. E' evidente la compressione a carico delle radici coinvolte
Clinicamente il paziente lamenta un dolore al collo ed irradiato all’arto superiore solitamente nel territorio di distribuzione di una radice cervicale (distribuzione dermatomerica).
In figura è possibile visualizzare la distribuzione dermatomerica del dolore a seconda delle radici compresse, sia in visione anteriore che in visione posteriore
Tale dolore, spesso lancinante, somigliante a volte ad una scossa elettrica, può associarsi a parestesie (senso di addormentamento, formicolii) nello stesso territorio di distribuzione del dolore ed a debolezza muscolare a livello dell’arto superiore con interessamento di alcuni gruppi di muscoli a seconda del livello interessato. Nei casi gravi può essere presente una mielopatia cervicale.
La risonanza magnetica e una valutazione neurochirurgica sono importanti per un corretto inquadramento diagnostico e la programmazione, a seconda dei casi, di esami neurofisiologici (elettromiografia, potenziali evocati) al fine di stabilire il corretto percorso terapeutico.
In questo articolo sono stati descritti la fisiopatologia ed i sintomi delle ernie cervicali. Se si è interessati al trattamento chirurgico delle ernie cervicali si rimanda all'articolo sulla microdiscectomia cervicale anteriore
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